La Televisione

la grande tv italiana

Rascel la nuit - 1956

Genere: varietà musicale 
Anno di produzione
:
1956
Autori: G. Leoni e D. Verde 
Regia: Romolo Siena 
Data inizio: 6 ottobre 1956

DETTAGLI

"Ad un anno esatto dall'esordio [la nascita della RAI], nonostante i repentini cambiamenti nella struttura dei programmi RAI – sono stati incrementati notiziari, sceneggiati e la prosa, ricostruita in studio – non sembra che i managers abbiano ribaltato gli schemi se riscontriamo la conduzione al Piccoletto di un ulteriore recital individuale, Rascel show, ribattezzato dopo la prima
puntata Rascel la nuit. Spinti da desideri nostalgici di un ritorno alle origini rivistaiole, i nuovi autori congegnano un'ambientazione scenica particolarmente adatta alla riproposizione di passati numeri di repertorio con l'aggiunta di qualche sketch e l'intervento musicale o danzante di alcuni ospiti d'onore'.
Rascel è infatti il proprietario di un locale notturno che chiacchiera con un suo cliente virtuale, il pubblico a casa, rispondendo alle sue lettere di richiesta o ringraziamento e presentando, di volta in volta, le sue macchiette più celebri. Se non ci fossero stati documenti audiovisivi come questo, probabilmente non saremmo stati in grado di verificare "in
carne ed ossa” le esibizioni del Corazziere, il Gaucho o Las castagnettas.
È vero, d'altro canto, che la carrellata delle sue performances non giustifica il senso di un programma monotematico dove le firme di Leoni e Verde rincorrono i fantasmi del passato, asservendo indiscutibilmente il già noto, cenate ulteriormente dalle lunghe e ripetitive interpretazioni canore (una stessa canzone è riproposta in più puntate) e dall'iniziale angolo della posta in cui l'attore si dilunga troppo in ossequi alla fedeltà del pubblico casalingo.
Quest'ultimo, affezionatissimo alla comicità rasceliana, viene premiato in continuazione non solo con gags e scenette recitate insieme alla “spalla” Peppino De Martino, ma con il suo surrealismo da battuta presente perfino nella seriosa presentazione delle sue canzoni: Ladro di stelle, ad esempio, è una «[...] canzone scritta nel 40, 15, 0,6 e porto 2»; Pazzo d'amore è il risultato di un nuovo ritmo perché «Una volta si ballava a tempo di fox trot, di rumba, di tango, al tempo di mio nonno...»; gli errori ortografici di un testo diventano «[...] errori ortofrutticoli» ed il celebre intercalare parlato del Corazziere fa chiedere agli spettatori «[...] vedano, arivedano, stanno televedendo?».

Tranne qualche timido tentativo di attacco alla trasmissione, i giornalisti e il pubblico dimostrano di apprezzarne struttura e contenuti, annoverandola tuttora, nei saggi sulla storia della televisione italiana, come uno degli esempi più puri ed illustri del varietà musicale per eccellenza, insieme alla prima Canzonissima, a Musica alla ribalta e a Serata di gala.

NOTA:
Pippo Baudo ricorda infatti che fu a proposito di questa trasmissione che Rascel sfidò Enzo Biagi, che aveva scritto un pessimo articolo sul suo varietà nella rivista "Epoca":
davanti a milioni di telespettatori, il comico rispose in diretta ai commenti del giornalista ribadendo di utilizzare i suoi stessi mezzi di comunicazione."

Tratto dal testo scritto da Elisabetta Castiglioni

 

"La nuova stagione televisiva ha in cartellone Rascel la nuit, spettacolo del sabato sera costruito sulla formula dei classici music hall in cui abbondano i numeri di varietà internazionale, Rascel è il mattatore incontrastato, l'ambiente in cui si svolge l'azione è un locale notturno ove il popolare attore è cameriere, proprietario, cuoco e portiere. Oltre a condurre lo spettacolo Rascel nel corso della prima puntata, che andrà in onda in ottobre, presenterà due nuove can zoni Ppe fa l'amore, sigla del programma, e Vogliamoci tanto bene, un motivo interpretato da Marlene Dietrich nel film Storia di Montecarlo. Così Vito Neri presenta la prima puntata della trasmissione: "... i telespettatori italiani hanno avuto la sorpresa, sabato 7 ottobre, di rivedere uno dei più piccoli (di statura) e ammirati attori del nostro teatro di rivista, Renato Rascel.
Rascel sul palcoscenico ha presentato, sotto la guida del regista Romolo Siena, nocchiero da cinquanta settimane di Lascia o Raddoppia, la nuova rivista settimanale Rascel la nuit. La televisione italiana evidentemente ama simili generi di spettacoli: ricordiamo infatti che fin dalle prime trasmissioni sperimentali abbiamo assistito a questo parata di avanspettacoli che via via ebbero come sigla ed etichetta Piccolo Caffe, Fortunatissima (la trasmissione che ha battezzato dinanzi alle telecamere Mike Bongiorno)."

Tratto da "50 anni di storia della televisione attraverso la stampa settimanale" By Massimo Emanuelli

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