Il corazziere - 1960
Anno di produzione: 1960
Regia: C. Mastrocinque
Soggetto: S. Continenza, D. Verde
Sceneggiatura: S. Continenza, D. Verde, L. Magni e M. Scarpelli
Interpreti: R. Rascel, A.M. Bottin, T. Buazzelli, C. Mori, P. De Martino, C. Giuffré, T. Bianchi
Produzione: Titanus
Distribuzione (Italia) Titanus
Fotografia Mario Montuori, Franco Vitrotti, Alvaro Mancori
Montaggio Adriana Novelli
Musiche Armando Trovajoli
Scenografia Piero Filippone
Costumi Dina Di Bari
Trucco Nilo Iacopone
Sfondi Gianfranco Fini
Il corazziere è un film del 1960 diretto da Camillo Mastrocinque ed interpretato da Renato Rascel. Chi puo' dimenticare il "mamma ti ricordi quando ero piccoletto"...
Vedi anche:
Il Corazziere nella sezione Teatro
Il Piccolo Corazziere nella sezione canzoni
Trama
Nell'Italia fascista, Urbano Marangoni ambisce di poter diventare Corazziere, come il suo defunto padre, ma si tratta di un sogno destinato a non avverarsi a causa della sua bassa statura. Lavora come batterista in una orchestra di locale notturno, ma un giorno entra senza volerlo in urto con i capi locali del regime e viene licenziato. Conosce Mirella, una giovane vicina di casa, ed i due entrano in simpatia, ma lei è proprio la figlia del locale capo fascista, che lo segnala come elemento indesiderato e lo fa arruolare.
Dopo essersi fatto tutte le guerre dell'Italia fascista - la conquista dell'Etiopia, la Spagna, l'Albania, la Russia ed il Nordafrica - torna e chiede di riavere la tessera del Fascio, ma la ottiene proprio il giorno della caduta di Mussolini, per cui viene malmenato per strada, mentre il suo futuro suocero nasconde in fretta e furia ogni traccia del suo ruolo nel decaduto regime.
Quando finalmente riesce a sposarsi, il suo matrimonio si celebra proprio il 7 settembre ed il giorno stesso viene rapito da emissari del Re, i quali gli chiedono, data la sua statura, di fare il sosia di Vittorio Emanuele III, in modo da coprirne la fuga. Gli promettono che in cambio egli potrà finalmente ricevere la tanto sospirata nomina a Corazziere. Ma, scampato anche a questa disavventura e finita la guerra, tutti si dimenticano delle promesse. Lui quindi passerà le giornate ad inscenare proteste conto le ingiustizie subìte, sino a che uno di quelli che gli avevano fatto la promessa lo assumerà per fare la pubblicità alla sua azienda di formaggini. Così Urbano nello spot televisivo potrà finalmente indossare la tanto sospirata divisa.
Interpreti
Renato Rascel: Urbano Marangoni
Claudia Mori: Mirella Lanfranchi
Tino Buazzelli: Quirino Lanfranchi
Anna Maria Bottini: Signora Lanfranchi
Giacomo Furia: Macchione, colonnello USA
Antonio La Raina : un poliziotto
Tom Felleghy: Grimaldi, brigadiere dei Corazzieri
Carlo Giuffré: capomanipolo fascista
Stefano Sibaldi: Ministro del Re
Osvaldo Ruggeri: Cesare, giovane fascista al night
Mario Castellani: Ufficiale giudiziario
Gianni Solaro: ufficiale della milizia fascista
Tino Bianchi: colonnello dei Carabinieri
Franco Ressel: ufficiale tedesco
Gérard Herter: altro ufficiale tedesco
Carlo Pisacane: Achille, attendente di Quirino
Mino Doro: Il Federale del Fascio
Mimo Billi: violinista del night club
Aldo Bufi Landi: Capitano dei Carabinieri