Il Cinema

Grandi film internazionali

Policarpo ufficiale di scrittura - 1958

Anno di produzione: 1958 
Regia: M. Soldati 
Soggetto: L. A. Vassallo (Gandolin) 
Sceneggiatura: Age e Scarpelli 
Interpreti: R. Rascel, P. De Filippo, L. De Filippo, R. Salvatori, C. Gravina, R. Valli, L. Martora, T. Soler, E. Calindri, C. Durante, A. Durante, J. Isbert 
Produzione: Titanus, Hispamex Film, Société Generale de Cinematographie
Distribuzione (Italia) Titanus
Fotografia Giuseppe Rotunno
Montaggio Mario Serandrei, Julio Peña
Musiche Angelo Francesco Lavagnino
Scenografia Flavio Mogherini
Costumi Piero Tosi
Trucco Eligio Trani

Policarpo, ufficiale di scrittura è un film del 1959 diretto da Mario Soldati.
Presentato in concorso al 12º Festival di Cannes, ha vinto il premio come miglior commedia.[1] Il film è tratto dal romanzo La famiglia De' Tappetti di Luigi Arnaldo Vassallo, anche noto come Gandolin, pubblicato nel 1903.

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Trama

Policarpo De' Tappetti è un modesto impiegato ministeriale della Roma umbertina: è preciso e diligente, ma i suoi eccessi di zelo gli attirano l'antipatia del cavalier Cesare Pancarano di Rondò, suo severo capo ufficio.
Le rispettive famiglie dei due si incontrano per caso passeggiando al Pincio, ed il figlio di Pancarano di Rondò, Gerolamo, s'invaghisce di Celeste, la giovane e carina figlia di Policarpo. Di fronte all'insistente corte che le fa Gegè, personaggio fatuo e superficiale, la ragazza si mostra piuttosto perplessa, ma accetta di findanzarsi con lui per l'insistenza dei genitori, che prevedono per lei un brillante matrimonio.
Il cavalier Pancarano di Rondò, tuttavia, non vede di buon occhio il legame tra i due giovani poiché, ritenendosi di nobile lignaggio, vorrebbe vedere il figlio sposato ad una signorina del "gran mondo". Per distogliere dunque Gegè dall'idea di sposare Celeste, il cavaliere avvicina Edelweiss, soubrette di café-chantant di cui il giovane era stato in precedenza innamorato, e la convince a farsi vedere in costume da bagno sulla spiaggia di Ostia, dove Gegé ha in programma di andare con la fidanzata. Ovviamente le cose vanno come previsto dal cavaliere: Gegè lascia Celeste per correre dietro alla sua vecchia fiamma.
Nel frattempo Celeste si innamora di Mario, giovane meccanico serio ed onesto dal quale si fa insegnare a scrivere a macchina, e vorrebbe trovarsi un lavoro come dattilografa. Policarpo dapprima si oppone fermamente al corteggiamento della figlia da parte di Mario ed all'idea che Celeste vada a lavorare, ma alla fine è costretto a cedere.
Celeste si fidanza quindi con Mario, mentre Policarpo, calligrafo diplomato ed acerrimo nemico della macchina per scrivere, dovrà trasformarsi in dattilografo per ordine del Ministero, altrimenti perderà il posto. Farà quindi - con sorpresa di tutti - sfoggio di questa novità tecnica in occasione della visita del Ministro inaugurante il nuovo sistema di dattilografia, battendo rapidamente a macchina il celebre coro da Il Conte di Carmagnola di Alessandro Manzoni («S'ode a destra uno squillo di tromba...»).
Al cavalier Pancarano di Rondò, intanto, è giunta una sgradita notizia: Gegè, fuggito insieme ad Edelweiss, si è sposato con lei a Venezia. Subito dopo, inoltre, gli studiosi che per suo conto ricercavano documenti genealogici attestanti il suo presunto sangue blu, gli comunicano che uno suo avo era chiamato "Biancamano" non perché imparentato con la regnante dinastia dei Savoia, bensì in funzione della sua professione di imbianchino.

Interpreti

Renato Rascel: Policarpo De' Tappetti
Peppino De Filippo: Cesare Pancarano di Rondò
Renato Salvatori: Mario Marchetti
Luigi De Filippo: Gerolamo "Gegè" Pancarano di Rondò
Carla Gravina: Celeste De' Tappetti
Romolo Valli: Egidio Marsi Laurenzi
Tony Soler: Eufemia De' Tappetti
Checco Durante: padre di Mario
Anita Durante: madre di Mario
Lidia Martora: Amelia Pancarano di Rondò
Ernesto Calindri: Ettore Tiburzi
José Isbert: maresciallo Venanzio Frasca
Trini Montero: Edelweiss, la ballerina
Roberto Rey: signor Franquinet
Massimo Pianforini: il ministro
Mario Riva: il pompiere del teatro
Memmo Carotenuto: 'gnor Cino
Maurizio Arena: il fattorino dei fiori
Vittorio De Sica: il prestigiatore con il piccione
Ugo Tognazzi: il professore, cliente della stireria
Alberto Sordi: l'ambulante che vende ombrelli
Amedeo Nazzari: il carabiniere che ferma il cavallo
Ignazio Balsamo: poliziotto

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